“Da poco tempo il MIBAC è diventato MIBACT, ovvero ha convogliato al suo interno anche le deleghe per il settore turismo, il che è potenzialmente un bene”, dice il comunicato che prosegue: “Facciamo un esempio, Il Regno Unito, che con una reale politica di agevolazioni per lo spettacolo dal vivo e aiuti ai giovani artisti, ha raggiunto in pieno il suo obiettivo, coadiuvando l’enorme potenziale del turismo alla Musica dal vivo.
Il turismo musicale, viaggi e spostamenti intrapresi per assistere a festival, concerti ed eventi particolari, è una voce di bilancio importante nel Regno Unito: tanto da fatturare oltre 2 miliardi di sterline nel corso del 2012.
L’anno scorso i turisti “musicali” presenti nel Regno Unito, secondo una ricerca condotta da analisti economici, sarebbero stati sei milioni e mezzo: di questi, il 6 per cento proveniente dall’estero i quali hanno speso una cifra equivalente al 20 per cento del totale.
Si tenga conto che il 2012 non è stato un anno facile nel Regno Unito poiché ha sofferto l’assenza del festival di Glastonbury, un’estate climaticamente sfavorevole, le distrazioni dovute alle Olimpiadi di Londra e la perdurante crisi economica. Il fatto che ci siano stati sei milioni e mezzo di turisti è un dato che colpisce ed il fatto che quel 6 per cento che arriva dall’estero spenda il 20 per cento del totale deve costituire uno sprone a portare più turisti stranieri sul territorio, dal momento che sono loro a sborsare in proporzione la maggior parte del denaro.
E qui in Italia, la patria mondiale della cultura, il governo che fa?
Aumenta alcolici, benzina e prodotti da fumo con lo scopo di finanziare la cultura, quindi sperando che la gente continui con i vizi meno nobili per finanziare un reparto che dovrebbe trascinare l’economia del nostro paese.
Speriamo che il Ministro Massimo Bray faccia tesoro di queste indicazioni, imparando a gestire al meglio il tesoro che ha per le mani, cultura e turismo, un’industria pulita, che genera tantissima occupazione, sia diretta sia di indotto.
In Italia il turismo genera il 10% del PIL ed occupa l’11% circa della popolazione nazionale, di cui il 63% e under 40. I soli turisti stranieri, impegnati in visite turistico-culturali, spendono circa 10 miliardi di euro. L’intera filiera culturale vale il 15% del PIL, mentre lo Stato spende in cultura soltanto lo 0,11% del prodotto interno lordo.
Visto che i nostri governanti parlano solo di crescita, li invitiamo a guardare questi numeri e a darsi un sonora svegliata: la ripresa economica parte da qui.”
Ormai manca poco all'attesissima pubblicazione del prossimo bando del concorso docenti 2024. Come ha già…
Nella puntata del daytime di oggi, 19 novembre, del talent show Amici, in onda su…
La fotografia delle scuole siciliane, che emerge da una ricognizione effettuata dalla Cgil, non è…
L'USR per l'Umbria ha fornito importanti chiarimenti in merito alla procedura di assunzione e presa…
Le parole del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, pronunciate durante la presentazione della…
Nel 2016 aveva vinto il Premio Nazionale per la Saggistica spagnola con il suo libro…