“Purtroppo la discriminazione e l’oblio nei confronti dello studio degli autori meridionali del ‘900, esclusi nel 2010 dalle indicazioni ministeriali “grazie” all’allora ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, non si è ancora conclusa. La mancanza di attenzione e del rispetto delle tempistiche da parte del ministro Giannini è incommentabile: con il via libera a una nostra specifica risoluzione sul tema – approvata all’unanimità nel febbraio 2015 – il titolare del Miur aveva ricevuto un assist perfetto, ma sta riuscendo nell’impresa di sprecarlo. Questa è una dormita bella e buona”.
Così i deputati del M5s in commissione Cultura commentano la risposta del Miur all’interrogazione a prima firma Maria Marzana nella quale il dicastero di viale Trastevere ha reso noto che non si è ancora conclusa la fase di monitoraggio da parte della Direzione Generale, in collaborazione con l’indire, degli appositi comitati scientifici costituti ad hoc per verificare mancanze e lacune all’interno delle indicazioni nazionali.
“Il lavoro di monitoraggio si sarebbe dovuto concludere entro il mese di luglio 2015 e, invece, il Miur ci dice che terminerà “con ogni probabilità all’inizio del prossimo autunno”. Insomma, i termini non sono stati rispettati, un nuovo anno scolastico sta cominciando ed è stata persa l’occasione per mettere fine a questo discrimine nei confronti di autori che rappresentano un patrimonio culturale e letterario per il nostro Paese che, però, gli studenti non possono conoscere sui banchi di scuola. Alle troppe dimostrazioni di inefficienza da parte del ministro si aggiunge anche questa. Non basta il caos assunzioni: anche sulla didattica Giannini non riesce a far funzionare come dovrebbe la macchina del ministero”.