La vicenda dell’impugnazione della legge sulla cosiddetta “Buona scuola” davanti alla Consulta – un ritardo inqualificabile per cui da ieri i consiglieri regionali del M5S sono in presidio permanente davanti alla Giunta, e grazie alla pressione del quale Emiliano ha convocato in extremis l’Esecutivo per domani – è l’ennesimo passaggio emblematico della doppiezza del governatore. Una condotta che la Puglia della disoccupazione, della sanità scassata, dell’Ilva, di Tap, di Xylella, ecc. non può minimamente permettersi di sopportare perché i pugliesi onesti, operosi, non di rado in difficoltà o letteralmente in ginocchio, pretendono a ragione azione di governo del territorio, non smorfie, esibizioni muscolari, performance teatrali nei talk televisivi nazionali, dialettica col premier utilissima alla sua scalata politica (nelle sue intenzioni), vuota e frustrante per i cittadini.
“Sulla sedicente Buona scuola, come su una serie di temi cruciali, il povero Emiliano – dichiarano i consiglieri regionali pentastellati Viviana Guarini, Gianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, Antonella Laricchia, Cristian Casili, Rosa Barone, Mario Conca, Marco Galante – continuerà a fare l’equilibrista. In relazione all’impugnazione della Legge, il governatore domani alla Fiera del Levante punterà a “fare il solletico” al presidente del Consiglio, per esibire una presunta reazione politica allo scardinamento della scuola firmato Matteo Renzi, e nello stesso tempo per non “disturbare troppo” il manovratore fiorentino. Continuiamo il nostro presidio permanente – concludono i 5 Stelle – finché non vedremo formalizzata l’impugnazione. E per denunciare, come faremo per tutta la Consiliatura, il tratto da pericoloso demagogo dell’ex sindaco di Bari. La Puglia merita un presidente di Regione che batta il territorio da cima a fondo e ne affronti le criticità, non un attore perennemente in cerca di una telecamera utile a mostrare a Palazzo Chigi bastone (di plastica) e carota”.