“Volevano abolire la supplentite e invece hanno solo prodotto disuguaglianza tra precari, lavoratori, scuole, studenti, tra insegnanti di ordine e grado.
Ora l’unica cosa che devono fare il ministro Giannini e il suo sottosegretario Faraone è dimettersi”.
Lo affermano i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato al termine dell’audizione del ministro dell’Istruzione.
“I danni fatti da questo governo – spiegano – sono enormi: lo scorso anno abbiamo avuto 105mila supplenze annuali, docenti che per un solo anno insegnano in una classe per poi abbandonarla l’anno successivo, cosa che si ripeterà anche quest’anno; hanno programmato il numero di assunzioni per ogni Regione e li hanno stravolti con le operazioni di mobilità facendo saltare tutta la programmazione; con l’organico potenziato hanno condannato i docenti aggiuntivi a fare da tappabuchi”.
“Hanno scelto la via di un concorso – proseguono – che è partito tardi, è ancora in corso e si è svolto con numerose violazioni, errori ed approssimazione; hanno promesso di assumere tutti i nuovi docenti entro il 15 settembre e non ci sono riusciti; la scuola dell’infanzia è stata dimenticata e le Gae non sono state esaurite. Tutto questo, e tanto altro, ci chiediamo quanto costerà ai cittadini in termini di risorse che il ministero spenderà per affrontare i costi giudiziari della legge 107”.