“Il governo e la maggioranza da giorni millantano di voler ascoltare il mondo della scuola e apportare modifiche al Ddl Istruzione, ma alla prima prova dei fatti hanno dimostrato che la loro è un’apertura solo di facciata, a uso e consumo elettorale in vista delle Regionali”. Lo denunciano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Cultura di Camera e Senato. “Al di là degli annunci – continuano -, la sostanza non è cambiata e il governo sta andando avanti per la sua strada con l’arroganza e la miopia di sempre. Prova ne sono le audizioni farsa che si terranno mercoledì e giovedì in Commissione Cultura al Senato: il M5S aveva presentato un elenco di soggetti da audire, tra cui associazioni di pedagogisti, precari, rappresentanti dei Quota 96, associazioni che si occupano dell’integrazione degli immigrati a scuola, persone che sulla riforma hanno tanto da dire e che non si possono escludere. Ma il presidente della Commissione, il renziano Andrea Marcucci, lo stesso che nei giorni scorsi diceva di volere fare ‘presto e bene’, non ha accolto nessuna delle nostre proposte. Non solo ha deciso lui chi audire in Commissione, ma ha anche fissato il termine per la presentazione degli emendamenti a soli tre giorni dalle audizioni, negandoci di fatto ogni possibilità di ascoltare il mondo della scuola e di recepirne istanze e sollecitazioni. Ora è chiaro a tutti qual è la sua idea di far bene: eseguire gli ordini del premier e compiacerlo”.
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