I parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Cultura di Camera e Senato dichiarano:”il Governo, che ricordiamo essere un Governo non legittimato da un voto popolare, non può non ascoltare l’allarme che arriva dal mondo della scuola, non può ignorare 5 scioperi in due mesi, le manifestazioni e le numerosissime iniziative di protesta che si stanno svolgendo in ogni parte d’Italia per dire NO a una riforma che cancella le fondamenta della nostra scuola pubblica statale e lascia indietro centinaia di migliaia di precari che avrebbero tutto il diritto di entrare finalmente nel mondo dell’insegnamento. Il Governo si fermi e ascolti finalmente il dissenso che arriva dalla stragrande maggioranza di docenti, studenti e delle loro famiglie, che questa sera scenderanno di nuovo in piazza e noi insieme a loro”.
“Nell’ufficio di Presidenza della Commissione Cultura al Senato – continuano i parlamentari pentastellati – abbiamo chiesto rispetto per il lavoro del Parlamento, affinché ci siano concessi tempi consoni per esaminare il testo. Con i nostri emendamenti cercheremo di arginare gli aspetti più pericolosi e devastanti di questa riforma: la chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico, l’ingerenza dei privati, la mancanza di un sistema di valutazione dei docenti serio e fatto da persone competenti, la totale mancanza di risorse a fronte di sgravi per le scuole paritarie. C’è poi un altro aspetto su cui abbiamo incalzato la maggioranza: vogliamo sapere se ci sono i tempi tecnici perché le assunzioni possano avvenire in tempo per l’inizio a settembre del nuovo anno scolastico”.
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