“Per noi il testo di sintesi presentato dai relatori in Commissione non cambia l’impianto sostanziale della riforma: resta il preside manager, resta la chiamata diretta, resta l’ingerenza dei privati nella scuola pubblica statale e gli sgravi per le paritarie. Resta, in sostanza, tutto ciò che il M5S e l’intero mondo della scuola contestano da mesi”. Così i parlamentari M5S delle commissioni Cultura di Camera e Senato. “Il testo – continuano – contiene semplici aggiustamenti che non accontentano chi ha a cuore la scuola pubblica statale. Presenteremo i nostri subemendamenti e faremo di tutto perché in Commissione ci sia spazio per un dibattito sacrosanto che il governo non può permettersi di strozzare con un voto di fiducia”.