“Nel campo dell’istruzione, la regionalizzazione non è prevista dal contratto di Governo. Allo stesso tempo è necessario e indispensabile rivedere sia il piano di reclutamento che le regole della mobilità del personale docente e non docente, avendo cura di assicurare la continuità didattica e soddisfare il fabbisogno di tutti i territori del panorama nazionale”: è quanto si legge in un comunicato diramato poche ore fa dalle senatrici e dai senatori del M5S, in risposta alla notizia sulla possibile regionalizzazione del personale scolastico riportata anche dalla nostra testata.
Per la verità la questione è nata anche perchè in questi giorni è tornata alla ribalta una delibera del novembre scorso, votata anche dal Gruppo del M5S, con cui il Consiglio Regionale Veneto decideva di trasmettere al Governo centrale una proposta di legge per trasferire alle dipendenze delle regioni tutto il personale della scuola.
L’onorevole Lucia Azzolina, da noi espressamente interpellata, ha chiarito che la posizione del M5S del Veneto non è quella del Movimento nazionale, ma adesso il comunicato di senatrici e senatori pentastellati riapre la questione con un passaggio non del tutto inequivocabile: “Sono chiare le priorità di molte regioni italiane ma non possiamo permettere che ognuno si scriva da sé le regole per le assunzioni dei docenti di ruolo e del personale non docente”.
“Questo – aggiungono i parlamentari – non deve pregiudicare, comunque, un certo grado di autonomia che ciascuna regione giustamente rivendica per una gestione interna ottimale delle risorse umane ad essa assegnate”.
Ora, a noi pare evidente che la rivendicazione di alcune regioni di “una gestione interna ottimale delle risorse umane” non può avere altro significato che richiedere che il personale passi alle dipendenze delle regioni stesse.
Fermo restando che non si parla in alcun modo di consentire alle regioni di assumere il personale, ipotesi già dichiarata illegittima diversi anni fa dalla Corte Costituzionale e peraltro neppure prevista dalla proposta di legge della Regione Veneto.
Vedremo se nelle prossime ore il M5S vorrà chiarire ancora meglio quale sia la posizione ufficiale del Movimento stesso su un tema così delicato e complesso.
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