“L’incontro e il confronto avvenuto oggi con i principali sindacati della scuola confermano che la contrarietà a contenuti e visione al DdL del Governo è trasversale e vede convergere tutto il mondo dell’istruzione”. Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“Questo provvedimento contiene vizi profondi e non risolve nodi strutturali del comparto. Il modello che persegue Renzi prevede competizione sfrenata, scuola concepita come un prodotto da mercato, istituti disseminati di pubblicità. L’affidamento della chiamata dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, piuttosto che le agevolazioni fiscali per le scuole paritarie o l’apertura indiscriminata al mercato e alle sponsorizzazioni sono questioni che ci trovano in totale disaccordo. Sul numero di docenti che saranno assunti per il prossimo anno, siamo ancora in alto mare e il governo sta colpevolmente dilatando i tempi.
La manifestazione nazionale che si terrà il 18 aprile è una risposta forte del mondo dell’istruzione all’arroganza governo ma, al contempo, riteniamo che la reazione e l’opposizione verso chi sta costruendo un sistema che va contro il principio di scuola pubblica debba essere costante e pressante”.
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