Un pool di docenti ‘specializzati’, fra cui insegnanti di materie come l’inglese, musica, educazione fisica, informatica nelle scuole primarie.
Al posto del maestro unico, voluto da Gelmini e Tremonti al tempo del governo Belusconi, e per cancellare definitivamente ogni residuo di quella riforma, ecco la proposta del Movimento 5 Stelle che così intende recuperare il “modulo. A metterlo in campo la senatrice del Movimento 5 Stelle Manuela Serra, insegnante prestata alla politica e prima firmataria di un ddl per dire addio all’idea de ‘un uomo solo in cattedra’ nella scuola primaria.
Per mere esigenze di spending review, argomenta Serra, la riforma Gelmini ha segnato, con il ritorno all’insegnante unico abolito nel 1990 e tornato in auge con la ministra berlusconiana, “una battuta d’arresto, livellando verso il basso e vanificando quelle pluralità e molteplicità che si attuano nel rapporto fra insegnanti e studenti”.
In altre parole, dice la senatrice, un unico maestro “non può insegnare materie diverse, per 24 o 36 ore alla settimana, a bambini di una scuola elementare senza che ne risenta la qualità dell’insegnamento”.
“Abolire il maestro unico -insiste la senatrice sarda- significa ripensare l’idea stessa di scuola primaria, che ha soprattutto il compito di fornire agli alunni gli elementi di base per formarsi il senso di identità e di appartenenza alla comunità civile, insieme ad una coscienza critica. E questo può avvenire solo con una molteplicità di stimoli culturali”.