I deputati M5S in commissione Cultura e il deputato in commissione Attività Produttive Davide Crippa intervengono in merito alla legge di conversione del decreto 42, contenente norme circa l’ordinamento professionale dei periti industriali.
“Siamo contrari al vincolo della laurea per l’iscrizione all’albo dei periti industriali e per l’esercizio della professione perché, affermano i deputati del M5S, come al solito, il problema non viene affrontato in modo organico. Un governo attento non dovrebbe agire attraverso misure spot ed emendamenti estemporanei, ma comprendere che la revisione dei meccanismi di iscrizione agli albi professionali deve essere realizzata per tutte le professioni e non solo nel caso dei periti industriali. Una revisione che causerebbe un grave danno a studenti e docenti dato che, per assurdo, gli studenti potrebbero scegliere percorsi abilitanti diversi che non prevedano l’obbligo di laurea per l’esercizio della professione di geometra”.
“Le falle di questa misura sono tali che lo stesso governo ha già fatto un mezzo passo indietro, proseguono i pentastellati, facendo sapere di voler rivedere l’impianto del provvedimento. Ci auguriamo che ciò avvenga attraverso l’ascolto e il confronto con le parti coinvolte”.
“Sono gli stessi imprenditori e studenti – afferma Davide Crippa – a far rilevare che misure come questa uccidono quelle professioni tecniche che sarebbero utili a garantire l’efficienza energetica e gli obiettivi di risparmio energetico che dovremmo perseguire con grande forza. In questo momento storico, nel quale la disoccupazione giovanile si attesta a livelli record, togliere agli studenti che non hanno intenzione d’iscriversi a un corso di laurea la possibilità di ottenere il titolo di perito industriale rappresenterebbe una forzatura”.