“Dalle anticipazioni che leggiamo il piano messo in campo da Valditara è troppo timido. Un’ora di “educazione alle relazioni” solo nelle scuole superiori, in orario extracurricolare e per tre mesi l’anno? Non basta. Quello all’educazione affettiva e sessuale è un diritto che in un Paese civilizzato come l’Italia non può restare di fatto disapplicato.
Valditara e il governo vogliono eludere la vera questione: serve una legge organica che introduca in maniera sistematica e programmata l’educazione affettiva e sessuale nei programmi scolastici fin dal primo ciclo di istruzione. Così come è necessario prevedere strumenti di sostegno psicologico per studenti di scuole e università.
Il brutale omicidio di Giulia Cecchettin e la straziante conta delle vittime di femminicidio devono richiamare una volta per tutte la politica alle proprie responsabilità. La repressione da sola non può bastare, serve una svolta culturale che non può non coinvolgere le scuole in un progetto ampio e di lungo respiro di prevenzione della violenza di genere. Chiediamo al governo, alla maggioranza e a tutta la politica un impegno concreto e immediato su questo fronte.
Non ci rassegniamo alla visione retrograda e vile di chi in Parlamento ha definito l’educazione affettiva ‘porcherie’ o ‘nefandezze’, diffondendo fake news sull’argomento. È ora di una legge seria sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole e sul sostegno psicologico per i giovani”.
Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione cultura alla Camera e al Senato.
Schlein a Meloni: “Approviamo legge che introduca educazione al rispetto e all’affettività nelle scuole”
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein aveva mandato un messaggio alla premier Giorgia Meloni, come riporta ‘Repubblica’:
“Nei mesi scorsi e anche negli ultimi giorni, dopo le parole di Paola Cortellesi, mi sono rivolta alla Presidente del Consiglio Meloni, e pure oggi dico: almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese. Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia”.
“Mi rivolgo anche alle altre forze politiche, la politica su questo non si riduca a dichiarazioni e riti ripetuti. Possiamo e dobbiamo fare di più. Dobbiamo fermare questa spirale di violenza, ci riguarda tutte e tutti. E riguarda anzitutto gli uomini, perché non può essere un grido e un impegno solo delle donne in lotta per la propria libertà. Il problema della violenza di genere è un problema maschile. Serve consapevolezza per sradicare la cultura patriarcale di cui è imbevuta la nostra società. Giulia Cecchettin avrebbe dovuto laurearsi due giorni fa, le è stato impedito, le è stato violentemente strappato via il futuro. È profondamente ingiusto, e finché le donne saranno meno libere non esisterà vera libertà in questo Paese”.
Morte Giulia Cecchettin, Valditara: “Martedì un minuto di silenzio in tutte le scuole”
Il ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un post su X ha dichiarato quanto segue: “Raccolgo l’appello del Direttore dell’Adnkronos Davide Sesario. Domani invierò a tutte le scuole italiane un invito a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abusate e vittime di violenze. Mercoledì presenteremo in conferenza stampa il piano “Educare alle relazioni”. Il piano è frutto di un lavoro accurato del MI all’insegna di un confronto ampio e di un pluralismo di apporti”.