“In attesa che arrivi il tanto annunciato decreto, è già chiaro a tutti che la fantomatica riforma della Buona Scuola di Renzi è solo un bluff, una clamorosa presa in giro nei confronti di insegnanti, studenti e famiglie. Il Movimento 5 Stelle ha già più volte detto che quelli del premier sono solo annunci che servono a coprire un’amara verità, cioè lo smantellamento della scuola pubblica italiana. Ieri a darci ragione, dando voce direttamente ai protagonisti della scuola e facendo chiarezza su questa riforma, ci ha pensato anche la trasmissione ‘Presa Diretta’, che ha svelato come i tagli attuati dal governo siano maggiori dei fondi stanziati”. Lo affermano i parlamentari M5S della Commissione Cultura di Camera e Senato.
“Renzi naturalmente ha risposto stizzito a chi ha osato criticare la sua riforma – proseguono i parlamentari M5S – e ha scatenato le sue truppe pronte a difendere l’indifendibile. Ma pesano di più le voci di chi il prezzo di questa riforma lo pagherà sulla propria pelle: i 150 mila insegnanti precari che, anche se assunti, sanno già che resteranno supplenti a vita; gli altri precari che affollano altre graduatorie e per i quali non è stata prevista una soluzione, se non quella di lasciarli abbandonati nel limbo di un’eterna precarietà, fino a costringerli a cambiar lavoro; i genitori che vorrebbero scuole sicure, prima ancora che belle, e che di slogan non sanno che farsene”.
“Oggi anche l’Ocse – conclude il M5S – ci conferma che in Italia la spesa per l’istruzione negli ultimi anni è scesa ben al di sotto della media, eppure, invece di invertire questa tendenza, l’azione del governo Renzi sta continuando sulla stessa linea: quella di tagliare fondi alla scuola pubblica e poi spacciare le sue briciole per oro. Come ha fatto, ad esempio, con i fondi destinati all’edilizia scolastica, in realtà stanziati precedentemente da altri governi e che Renzi ha usato per formare il personale Ata affinché potesse essere impiegato in lavori di piccola manutenzione. Il Movimento 5 Stelle, anche attraverso le tappe degli Stati generali della Scuola organizzati in giro per l’Italia, ha raccolto le istanze che arrivano da insegnanti, famiglie e lavorati del settore Ata e ha pronte le sue proposte. Tra queste c’è una proposta di legge organica depositata alla Camera sulla stabilizzazione degli insegnanti che risolve concretamente la piaga del precariato e che garantirebbe classi sicure e qualità della didattica”.
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