Una iniziativa lanciata dal Movimento 5 Stelle è quella di promuovere, contemporaneamente in tutti i Consigli regionali italiani in cui è presente il movimento di Grillo e Casaleggio, una mozione contro la legge 107/2015, beffardamente chiamata della “Buona Scuola”.
A comunicarlo è l’on. Silvia Chimienti dal suo profilo facebook, scrivendo: “ M5S mozioni nelle regioni contro la Buona Scuola”.
Nel comunicato di Chimienti si comprende che il Movimento 5 Stelle è pronto a depositare una mozione contro la riforma dell’istruzione, approvata in via definitiva alla Camera dei deputati il 9 luglio, in tutti i consigli regionali nei quali è presente. Auspichiamo, scrive la deputata grillina, che subito dopo il deposito, si avvii il più rapidamente possibile l’iter per la calendarizzazione e che la mozione raccolga il più ampio consenso possibile. Nella mozione sono indicati tre profili di incostituzionalità, contenuti all’interno della legge 107, che le Regioni possono impugnare ricorrendo alla Corte Costituzionale. In particolare, si fa riferimento alla chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici – art. 1 comma 73 , all’alternanza scuola lavoro – art.1 comma 33 – e all’autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico – art. 3 comma 4. Una mossa politica che tenta di fare emergere le incongruenze e le contraddizioni tra la guida nazionale di Renzi del partito democratico e la gestione del potere locale dello stesso partito democratico, che spesso è in dissenso con il Presidente del Consiglio. Per esempio il Presidente della Puglia Michele Emiliano, ha sempre sostenuto che la legge sulla scuola, votata dal PD e voluta da Renzi, è una pessima legge con profili di incostituzionalità. Riuscirà il M5S a mettere in difficoltà il Partito democratico con questa mossa? Intanto il nuovo anno scolastico è ormai alle porte e i dirigenti scolastici si stanno già organizzando, assumendo tutti i nuovi poteri e un ruolo di primo piano assoluto, con buona pace di chi propone mozioni e tenta di contrastare una legge che ormai è realtà. Cosa si può dire: “Dura lex, sed lex”.
Testo della mozione (clicca qui)
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