“Il governo sceglie di usare il bastone e la carota per gli insegnanti italiani”. Lo affermano i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
“Ma se Renzi e Giannini pensano di poter comprare il loro consenso con 500 euro, che messi direttamente in busta paga ricordano tanto il trucchetto degli 80 euro con cui il Pd vinse le elezioni europee, allora si sbagliano di grosso. Non saranno certo questi soldi a placare la loro rabbia e le proteste contro una riforma che ha smantellato la scuola pubblica italiana e ridotto i nuovi docenti a pedine in balìa di un cervellone elettronico del Miur prima e di un preside manager poi. Se c’è una cosa che questa riforma non ha indebolito è la dignità dei docenti italiani, quella non è in vendita”.
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