“La relatrice del Pd, Francesca Puglisi dice che la riforma del governo non introduce la chiamata diretta. Le cose sono due: o non conosce il testo della riforma oppure fa disinformazione e confonde deliberatamente l’assunzione – che senza dubbio rimane allo Stato, e ci mancherebbe altro! – con l’incarico assegnato direttamente dal dirigente scolastico, così come recita il comma 5 dell’articolo 9 del disegno di legge”. Lo hanno affermato i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Cultura di Camera e Senato. “In questo modo – ha continuato il M5S – il dirigente sceglierà direttamente e chiamerà autonomamente i docenti per la sua scuola all’interno di un albo territoriale dove gli insegnanti sono inseriti in ordine alfabetico. L’unica garanzia che si rispettino i criteri meritocratici è affidata all’onestà intellettuale del singolo dirigente, per il resto non ci sono argini a forme di clientelismo e di corruzione; nella migliore delle ipotesi, la chiamata diretta creera’ una situazione di disuguaglianza tra scuole che potranno contare sui docenti migliori e altre che invece rimarranno spoglie di eccellenze”.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…