I deputati M5s commentano la risposta del Miur all’interrogazione a prima firma Simone Valente in merito alle discipline motorie nella scuola primaria.
L’interrogazione riguardava “se il Governo non intenda potenziare efficacemente l’attività motoria nella scuola primaria, in particolare portando ad almeno tre le ore settimanali e istituendo il ruolo sì da garantire che l’insegnamento dell’educazione motoria sia impartito da laureati in scienze motorie ovvero diplomati ISEF”.
“Il Miur conferma, affermano i parlamentari cinquestelle, che nella scuola primaria l’attività motoria settimanale non deve essere svolta da insegnanti che abbiano una conoscenza specifica della materia. Evidentemente il ministero non considera questa una lacuna ma a nostro parere lo è assolutamente. Del resto la Legge 107 parla di ‘Potenziamento delle discipline motorie e dello sviluppo di comportamenti ispirati a stile di vita sano’ ma se queste linee guida non vengono messe in campo da personale specializzato, restano solo sulla carta”.
“Ricordiamo, proseguono i pentastellati, che in Italia circa un terzo della popolazione non pratica attività fisica, e tra i bambini la sedentarietà si aggira tra il 15 e il 20 per cento già nella fascia compresa tra i 3 e i 5 anni. Nonostante i ripetuti annunci e le manifestazioni d’interesse sul tema del Governo Renzi, la situazione è rimasta pressoché immutata. La Legge 107 non contiene misure sufficienti per invertire la tendenza che invece potrebbe assicurare l’istituzione del ruolo di insegnante di educazione motoria nella scuola primaria, già chiesta in più occasioni dal M5S”.
“Anche in questo senso la Buona Scuola, concludono i parlamentari, perché non istituendo la figura del docente di educazione fisica di ruolo e una classe di concorso specifica, ha fallito”.