I dati sull’Italia contenuti nell’ultimo Rapporto Ocse su giovani e occupazione descrivono una situazione da allarme rosso: una fetta grandissima della popolazione è a rischio analfabetismo. Senza istruzione, formazione, professionalità il nostro Paese non può andare lontano e si amplierà sempre di più la forbice tra chi ha la possibilità di accedere a un’istruzione di qualità e chi questa chance non l’avrà. I punti salienti Dll istruzione non incidono minimamente rispetto a questa situazione allarmante e, alla luce di questi numeri, i vantaggi che Renzi e Giannini stanno regalando agli istituti privati rappresentano uno schiaffo inaccettabile nei confronti della scuola pubblica statale. E’ li che servono investimenti, e massicci”.
Così i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura di Camera e Senato.
“Secondo l’Ocse, gli under 25 che in Italia hanno abbandonato la scuola prima di aver terminato il ciclo delle secondarie sono il 17,75% del totale. Stiamo parlando di circa 750 mila ragazzi: un esercito. Peggio di noi nell’Ocse sta messa solo la Spagna. Tra l’altro, i dati contenuti nel ‘Rapporto Italia 2015′ di Eurispes e i dati Eurostat dell’’early school leavers’, entrambi facenti riferimento al 2013 così come il rapporto Ocse, attestavano la dispersione scolastica al 17%. Dunque, l’ultimo dato disponibile descrive una crescita del fenomeno e l’obiettivo 2020 di portare la dispersione al 10% è totalmente fuori portata. Meglio sarebbe partire dai piccoli passi e concentrarsi su di essi piuttosto che puntare a percentuali irrealizzabili. I n questo Paese c’è bisogno di una cura da cavallo a base di cultura e istruzione e questo Governo, così come i precedenti, non la sta attuando. Anzi, le politiche che mettono in campo vanno nella direzione opposta”.