“Informiamo il distratto Ministro dell’Istruzione che, riguardo alla possibile riforma del sistema dei test ispirata al modello francese da lei annunciata, il MoVimento 5 Stelle già da tre mesi discute con migliaia di cittadini proprio di questo argomento sulla piattaforma Lex. La nostra proposta prevede di modificare radicalmente l’attuale sistema del numero chiuso in Italia e garantirebbe anche la borsa per tutti i laureati in medicina che vogliono specializzarsi”.
Lo affermano i deputati del M5S in commissione Cultura, i quali ricordano che “la proposta di legge, a prima firma di Francesco D’Uva, mira a definire nuovi criteri per la determinazione annuale dei posti disponibili, coerenti con le opportunità di lavoro e con una seria programmazione e prevedendo nuove modalità per l’accesso degli studenti ai corsi di laurea.
Tale accesso ai corsi a numero programmato – aggiungono – avverrebbe solo dopo il primo anno e comunque i crediti acquisiti in quell’arco di tempo saranno spendibili anche in altre facoltà affini, che non abbiano corsi di laura a numero programmato. La riforma renderà inoltre necessaria una rimodulazione del programma dei corsi di laurea a numero chiuso – proseguono – che è infatti legata anche alla necessità di permettere a tutti gli studenti di seguire i corsi di laboratorio, potendo accedere all’adeguata strumentazione.
Al ministro Giannini, che si accoda a proposte altrui spacciandole per novità, consigliamo maggiore rapidità nello stare al passo con le nostre proposte”.
