“Per il MoVimento 5 Stelle occuparsi oggi di scuola significa primariamente mettere insegnanti e personale scolastico nelle condizioni di lavorare in condizioni di sicurezza, dotandolo di strumenti adeguati e ricevendo un’adeguata remunerazione economica. Questo andrebbe a tutto vantaggio della formazione degli studenti. Si tratta di una visione che si pone all’opposto rispetto a quella del presidente del Consiglio che, già a partire dalle sue prime uscite, ha mostrato di voler utilizzare la scuola come veicolo di visibilità mediatica. Non ci troviamo più nel tempo della politica-spettacolo, fatta di gesti simbolici ma privi di sostanza: quel tempo è finito”.Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione.“Dopo l’esordio presso la scuola media di Treviso – aggiungono – , Renzi si è ripetuto ieri durante la visita alla scuola primaria ‘Raiti’: la scuola pubblica è di tutti, non si tratta di uno ‘strumento’ da tirare per la giacchetta a fini di campagna elettorale. La scuola ha quali obiettivi l’educazione, l’istruzione e la formazione. Non può e non deve essere sminuita al livello di luogo dell’avanspettacolo. A questo comparto servono strutture, assunzioni del personale precario, servizi, procedure didattiche al passo con i tempi. Ora che il presidente del Consiglio è nella ‘stanza dei bottoni’ – concludono i deputati del M5S – ha tutti gli strumenti normativi e finanziari per ‘fare’, come è solito dire. Non gli resta che metterli in campo”.