Salve a tutti sono una docente di scuola primaria che vorrei interpretare e fare sentire il mio pensiero che poi è anche quello di molti miei colleghi che aspettano con ansia e trepidazione il verdetto sulle nuove procedure di reclutamento dei docenti.
Fra qualche giorno finalmente sapremo di che morte moriremo. Non si fa che discutere e leggere sulle possibili nuove procedure da attuare per per settembre prossimo. Ma davvero il nuovo governo sarà in grado di dare risposte concrete all’emergenza scuola? Siamo veramente alla vigilia di un cambiamento epocale o è solo un illusione? Davvero chi sta al governo si sta interrogando su come migliorare la scuola o sono solo chiacchere che non porteranno a nulla di nuovo.
Siamo tutti in attesa di novità, di una vera e propria rivoluzione che possa rimettere la scuola in discussione per farla risorgere nuovamente più forte e più inclusiva che mai. Aspettiamo buone nuove che ci diano speranza e fiducia sul futuro della nostra scuola. Questo nuovo governo può fare la differenza, può finalmente fare crescere il sistema scolastico: dare merito a chi da anni è già nella scuola, stabilizzare i precari, stabilizzare gli assistenti alla comunicazione, anche loro valide risorse, riaccendere la motivazione di tutti coloro che da anni si spendono per la scuola.
Come docente di scuola primaria spero che si pensi anche a percorsi abilitanti per altri ordini di scuola che possano favorire il passaggio di ruolo e dare la possibilità a chi ha voglia di investire in altri ambiti le proprie competenze maturate anche in campo. Questo è il tempo propizio per un cambiamento epocale nella scuola, se non avverrà adesso difficilmente potrà accadere nei prossimi anni.
I tempi sono maturi e mi auguro che da questa brutta pandemia si possa almeno trarre il vantaggio di aver riflettuto sulla importanza e la necessità di dare un volto nuovo alla scuola , dove il merito e la valorizzazione vengano fuori non più solo attraverso concorsi freddi e nozionistici ma attraverso una valutazione autentica che guardi anche alle competenze relazionali, pedagogiche maturate nel corso degli anni.
Fra qualche giorno avremo delle risposte e io credo che la speranza sia come una bambina ostinata che deve continuare a farsi sentire. Io continuo a gridare e voi governanti siete pronti a rispondere alla nuova sfida educativa che l’ attuale scuola vi chiede? Spero di poter dire io c’ero quando è avvenuto il cambiamento epocale nella mia amata scuola.
Stefania Epifania Conte
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