L’opposizione parlamentare del Governo Letta, che stringe accordi costituzionali con il Pd ed in particolare con il suo segretario Matteo Renzi, tenta di provocare alcune reazioni del premier Letta e del ministro dell’Istruzione Carrozza su un tema importante come quello della scuola. Infatti un’agenzia parlamentare di ieri, riporta una dichiarazione dell’on. Elena Centemero responsabile scuola di Forza Italia, in cui si evidenzia una non chiara linea politica sulla delicata questione dell’edilizia scolastica.
La Centemero afferma: “Sul piano per la scuola è evidente una certa confusione nel Pd. Da una parte c’è il Presidente Letta che sostiene e persegue la politica del rigore e del rispetto del patto di stabilità; dall’altra, il Segretario Renzi che propone cinque miliardi di investimenti per l’edilizia scolastica fuori dal patto di stabilita. Qual è la vera linea politica del Pd sulla scuola e sui conti pubblici?”.
A queste allusioni dell’on. Centemero, che vorrebbero un partito democratico diviso tra la linea del Segretario e quella del premier di Governo, risponde su twitter la ministra Carrozza dicendo: “Da Ministro dell’Istruzione dico che sono d’accordo con Matteo Renzi: semplificazione e più risorse per edilizia scolastica”; in un successivo cinguettio fatto nella tarda serata di ieri, il responsabile del Miur ci tiene fare sapere che “con il DPCM su poteri derogatori dei sindaci e presidenti di provincia diamo spinta a edilizia scolastica. Il DPCM firmato dal Presidente del Consiglio significa che si accelerano le procedure per edilizia scolastica e si de-burocratizzano”.
Con l’acronimo DPCM, l’on. Carrozza, parla dei Decreti della presidenza del Consiglio dei ministri in materia di edilizia scolastica. Da queste risposte sembrerebbe che il Governo Letta si stia orientando sulla linea esposta da Renzi in un’intervista al Tg 3 ad aumentare il debito pubblico di ulteriori 5 miliardi di euro, uscendo fuori dal patto di stabilità, per avere risorse libere ed ingenti per operare un serio piano di edilizia scolastica, almeno per i casi più urgenti. Renzi con questa proposta fatta la Governo, sull’emergenza dell’edilizia scolastica, incassa l’approvazione del ministro Carrozza, che si dice pienamente d’accordo sulla necessità di ricevere più risorse per l’edilizia scolastica.
Adesso si attendono i fatti, visto che la questione edilizia scolastica è una vera e propria emergenza soprattutto in alcune province del Sud Italia. Se tale emergenza non fosse affrontata adeguatamente e in tempi stretti, trovando le risorse finanziarie adeguate, questo potrebbe, come è del tutto evidente, causare delle tragedie, a cui non è difficile trovare i responsabili politici di tanta incuria.
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