La scuola è pronta se il numero di studenti consente un distanziamento di almeno 1 metro da banco a banco con uno spazio minimo per persona di almeno 2 mq, uno spazio d’azione per i docenti con una fascia di minimo 3 metri per potersi muovere tra cattedra e LIM… SENZA DEROGHE, con la possibilità di suddividere i gruppi classe, potenziando l’organico dei docenti. Utilizzando anche edifici attualmente non utilizzati.
La scuola è pronta se le classi vengono DISINFETTATE, non solo igienizzate ogni 2 ore: per questo è necessario potenziare il personale e gli strumenti tra cui un disinfettante ad ozono da installare in OGNI aula, laboratorio e ufficio.
La scuola è pronta se i contagi vengono arginati, soprattutto con la presenza delle nuove varianti (Omicron2, Deltatron, ecc…) e ciò è possibile ESCLUSIVAMENTE se in ogni plesso viene fatto, almeno settimanalmente, lo screening con tampone rapido da personale sanitario reclutato ad hoc.
La scuola è pronta se a tutti, studenti, docenti, personale sono forniti mascherine ffp2 adeguate.
La scuola è pronta se tutti coloro che entrano a scuola, compresi educatori, esperti, tecnici, … sono vaccinati con la terza dose.
La scuola è pronta se i mezzi di trasporto vengono potenziati per consentire agli studenti ed al personale di raggiungere le scuole con una capienza dei posti a sedere non superiore al 50%.
Caro Ministro, tutto quanto sopra esposto, e assolutamente evidente a tutti, era palese ormai da oltre un anno (direi dall’inizio della pandemia).
Di tutto ciò non è stato fatto nulla.
La scuola senza questi accorgimenti NON è sicura, anzi diventa un pericoloso acceleratore di diffusione.
La Didattica a Distanza è stata fallimentare perché la maggior parte dei docenti, e dei dirigenti, pensa di poter replicare la didassi in presenza in un “ambiente” differente, quando è noto che l’ambiente di apprendimento condiziona e determina l’apprendimento e la didattica è efficace se parte dal contesto in cui esso si sviluppa. Ancora peggiore è stata la Didattica Digitale Integrata.
Per questo, e per altri innumerevoli ragioni, concordo sulla necessità di tornare al più presto ad una scuola in presenza, ma le condizioni IRRINUNCIABILI riguardano la sicurezza e la salute di tutti.
Quindi caro Ministro, egregio Presidente del Consiglio, sono dispiaciuto nel dovervi contraddire: la scuola NON è pronta.
Massimo Mattiuzzo
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…