Ma le scuole non erano già state messe in sicurezza?

Ci avevano assicurato che non avremmo più sentito notizie di soffitti, controsoffitti di scuole che crollano, invece nulla è cambiato e dai solai delle scuole continuano a cadere pezzi.

Tutti ricordiamo nella primavera scorsa, il sottosegretario al Miur Davide Faraone  parlare di edilizia scolastica, lodando l’impegno del governo Renzi per la messa in sicurezza delle scuole. Faraone parlava di 3,9 miliardi di euro investiti per intervenire su oltre 17mila edifici scolastici tra il 2014 e il 2016.
Circa 6 mesi fa il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, comunicava i numeri che riguardavano l’attività del governo sul tema interventi edilizia scolastica, facendo il punto sui vecchi e i nuovi programmi. Faraone parlava di miliardi di euro da investire, anche nella legge di stabilità 2016, per risolvere la questione dell’edilizia scolastica.
Per la verità tutti questi grandi investimenti non sembra ci siano stati, e le notizie di cronaca ci dicono che, dall’inizio dell’anno scolastico 2015/2016, i solai di alcune scuole sono venuti giù ferendo anche alcuni giovani studenti.
Dal profilo facebook di Davide Faraone apprendiamo che sono disponibili 40 milioni di euro per finanziare le indagini diagnostiche sui solai di circa 7.000 scuole italiane.
Risorse, dice Faraone, che abbiamo fortemente voluto ne #labuonascuola e che finalmente arrivano a destinazione. Perché sulla sicurezza dei ragazzi non facciamo sconti. Né perdiamo tempo: oggi sul sito del Miur gli enti locali potranno trovare il bando per candidarsi. Gli enti locali potranno inviare la propria candidatura entro il 18 novembre, attraverso una piattaforma che sarà disponibile dal 26 ottobre.
È un’operazione fondamentale: potremo prevenire crolli, monitorare la situazione delle nostre scuole, intervenire strategicamente. Ma è solo un tassello rispetto al quadro più grande di quanto stiamo già facendo nell’ambito dell’edilizia scolastica con l’Osservatorio, l’Anagrafe e la programmazione unica nazionale.
Tuttavia è bene sapere che da un sondaggio fatto sul nostro portale, lo stato dell’edilizia scolastica delle nostre scuole descrive una situazione di poca sicurezza. Le nostre scuole hanno bisogno di interventi strutturali urgenti, pensavano che la fase delle diagnosi fossero ormai passate. Invece scopriamo che siamo ancora alla ricerca del male, anziché nella fase della cura.
Speriamo solo che nel frattempo qualcuno non si faccia male!

Lucio Ficara

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