I docenti che hanno presentato istanza di MAD (Messa a Disposizione) in una scuola e che aspirano legittimamente ad ottenere una supplenza, per il 2019/2020 avranno maggiori garanzie di trasparenza e regolarità nell’assegnazione della supplenza.
A conclusione delle nomine disposte da graduatorie ad esaurimento, le supplenze vengono conferite dalle graduatorie di istituto. Come è noto, le graduatorie di II e III fascia non sono soggette ad aggiornamento per l’a.s. 2019/20. Pertanto si raccomanda di conferire supplenze che, ai sensi dell’art.41 del CCNL, abbiano durata corrispondente alla natura giuridica del posto. Qualora dopo lo scorrimento di tutte le graduatorie, ivi comprese quelle di circolo e di istituto, occorra ancora procedere alla copertura di posti di personale docente, i competenti dirigenti scolastici dovranno utilizzare le graduatorie delle scuole viciniori nella provincia. All’atto dell’esaurimento della graduatoria di istituto, ivi comprese le graduatorie delle istituzioni scolastiche viciniori, il dirigente scolastico, in un’ottica di trasparenza, pubblica gli elenchi di aspiranti docenti che abbiano presentato istanza di MAD. Gli eventuali contratti a tempo determinato stipulati, a seguito di procedura comparativa, con aspiranti non inseriti in graduatoria e tramite le cd. MAD sono soggette agli stessi vincoli e criteri previsti dal regolamento, ivi incluse le sanzioni previste dall’articolo 8.
Nessuna discrezionalità da parte del Dirigente scolastico per le supplenze attraverso MAD Nella nota Miur n.38905 sulle istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2019/2020, è scritto chiaramente che si deve attuare una procedura comparativa tra i vari aspiranti in modo da individuare il docente più idoneo possibile per la supplenza.
La procedura comparativa potrebbe anche essere quella di stilare delle graduatorie dei docenti aventi titolo, sulla base per esempio della tabella dei titoli degli aspiranti per la terza fascia di Istituto. Ovviamente nessuno vieta alla scuola di trovare altri criteri di comparazione tra aspiranti, ma tutto dovrà essere fatto all’insegna della trasparenza.
Proprio in un’ottica di trasparenza sarebbe opportuno che le scuole stabiliscano e pubblichino a monte i criteri della scelta comparativa che sarà fatta per la scelta dei docenti che aspirano legittimamente ad ottenere una supplenza.
I docenti delle Mad, in caso di proposta di supplenza, l’eventuale rinuncia o rinuncia alla sua proroga o conferma ripetuta per due volte nella medesima scuola comporta, esclusivamente per gli aspiranti totalmente inoccupati al momento dell’offerta di supplenza, la collocazione in coda alla relativa graduatoria.
La mancata assunzione in servizio dopo l’accettazione comporta la perdita della possibilità di conseguire supplenze per il medesimo insegnamento in tutte le scuole in cui si è inclusi nelle relative graduatorie; l’abbandono del servizio comporta la perdita della possibilità di conseguire supplenze, conferite sulla base delle graduatorie di circolo e di istituto, per tutte le graduatorie di insegnamento.
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