Siglata nella notte, alla presenza dei ministri Minniti, Pinotti, Orlando, Madia e dei Sottosegretari Baretta, Ferri e Rughetti, l’intesa per il rinnovo del contratto Sicurezza e Difesa per il triennio economico e normativo 2016/2018. L’intesa è stata raggiunta al termine di una maratona notturna segnata delle rielaborazioni sulle ricadute economiche e dalla mancata apposizione della firma dei Cocer di Marina Militare e Aeronautica.
Tra le novità introdotte, l’incremento dell’assegno di funzione per gli Assistenti Capo con 17 anni nel ruolo. Tra gli impegni assunti: il termine massimo del 31 dicembre 2018 per la definizione della coda contrattuale e per l’utilizzo delle risorse residue. Lo riportano, in un comunicato congiunto, Fp e Silp Cgil.
Il Sottosegretario Rughetti ha comunicato che i pagamenti a regime e degli arretrati saranno corrisposti il prima possibile, ipotizzando la mensilità di marzo.
Si tratta di aumenti a regime, non una tantum: si va da 125 euro circa al mese per le forze armate e 132 per la polizia. A questo si aggiungono gli arretrati che arriveranno non appena i tempi tecnici lo permetteranno: circa 556 euro per la polizia e 517 per le forze armate
“Dopo quelli per il comparto sicurezza e difesa, in attesa di un contratto da nove anni, stiamo andando avanti con gli altri 3 contratti che mancano. Ci sono le condizioni per rinnovare il contratto a tutti i dipendenti pubblici, che sono un milione e duecentomila”. Così il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
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