Basta scuse: pur in presenza di qualche eccezione, chi è in età da pensione deve uscire dalla Scuola come da tutta la Pubblica Amministrazione. È questo il senso di una circolare firmata del ministro Funzione Pubblica, Marianna Madia, sulla soppressione del trattenimento in servizio e sulla nuova disciplina della risoluzione unilaterale, volto a “favorire il ricambio” generazionale. Ad essere interessati ad agevolare il cosiddetto turn over, sono tutti coloro che hanno più di 62 anni di età, con 41,6 anni di anzianità contributiva per le donne e 42,6 per gli uomini.
Il decreto legge Madia, entrato in vigore quest’estate, prevedeva dopo il 31 ottobre 2014 l’abolizione del trattenimento in servizio, che consentiva di continuare a lavorare dopo il raggiungimento dei requisiti per la messa a riposo.
A proposito, specificatamente, del personale della scuola, il regime “ha esaurito i suoi effetti il 31 agosto 2014. Nessun dipendente del comparto scuola, quindi, può trovarsi ancora in servizio in virtù del trattenimento eventualmente operato”.
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Mentre per i magistrati il termine è stato, già nel dl, esteso al 31 dicembre 2015. “Essendo già scaduto” il termine del 31 ottobre 2014, “i trattenimenti non possono proseguire”, si legge nel testo della circolare pubblicata sul sito della Funzione pubblica.
“A tal fine, si considerano in essere i trattenimenti già disposti ed efficaci. I trattenimenti già accordati ma non ancora efficaci al 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del decreto-legge) si intendono revocati ex lege”. Quanto alla disciplina speciale, si precisa, “la data limite per l’efficacia dei trattenimenti in servizio, seppure ancora non disposti, per i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari è il 31 dicembre 2015, data oltre la quale coloro che ne stiano fruendo devono essere collocati a riposo. Per tali categorie di personale, pertanto, è ancora possibile disporre il trattenimento, che non potrà avere durata tale da superare la predetta data”.
La legge stabiliva in partenza alcune eccezioni, in particolare, l’abolizione del trattenimento per i magistrati scatterà solo a inizio del 2016. Il dl nell’ultima versione metteva anche dei paletti per il pensionamento d’ufficio: per i professori universitari e per i primari non possono scattare prima dei 68 anni, mentre per i medici il tetto sono i 65 anni.
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