Il caso è avvenuto alla scuola primaria di Marina di Montemarciano, in provincia di Ancona, come riporta Il Corriere Adriatico. Qui sono dovuti intervenire i Carabinieri dopo che ad una mamma, che voleva consegnare due bottigliette d’acqua ai propri figli, è stato negato l’accesso alla scuola.
“Siccome restano a scuola fino alle 13,30 metto sempre negli zaini una bottiglietta d’acqua – racconta la donna – mercoledì mattina mi sono dimenticata così ho pensato di andare a comprarla al supermercato più vicino ma quando sono tornata non l’hanno presa”, questo è ciò che voleva fare la madre.
Quest’ultima, una volta che la scuola le ha vietato di entrare, ha iniziato ad agitarsi. Addirittura non le è stato concesso neppure di fare avere ai suoi figli l’acqua tramite i collaboratori scolastici. “Mi hanno spiegato che il regolamento, adeguato a causa delle disposizioni contro il Covid, non consentiva di introdurre nulla. Credo però che ormai sia superato e sarebbe opportuno modificarlo perché può capitare a un genitore di dimenticare la merenda o l’acqua. Bastava solo un po’ di buon senso”. Nessuno strappo alla regola è stato fatto e il personale ha rassicurato la madre che, se avessero avuto sete, i bambini sarebbero potuti andare in bagno a bere.
La signora in questione promette battaglia: “Chiedo e lo farò anche tramite una petizione che vengano concessi dieci o quindici minuti ai genitori, dopo il suono della campanella, per portare qualcosa che i bambini o noi abbiamo dimenticato e di poter consentire in particolare di poter consegnare loro merende e acqua. Mi è stato detto che i bambini sono generosi e se un bambino non ha la merenda dividono la propria ma non so se a tutti i genitori possa star bene che mangino qualsiasi cosa. Se poi si sentono male mangiando la merenda del compagno di classe la responsabilità se la prende la scuola? Non è nemmeno giusto, del resto, lasciare un bambino senza merenda perché la madre se l’è dimenticata e farlo guardare gli altri che mangiano. Non credo sia difficile da capire”.
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