Accusata di maltrattamenti sui bambini di una scuola dell’infanzia in Sardegna, ma poi l’accusa ha riformulato l’imputazione in abuso dei mezzi di correzione e la maestra Maria Gabriella Piras ha chiuso la vicenda penale patteggiando una condanna a dieci mesi di reclusione, con pena sospesa.
I fatti che avevano fatto scattare l’inchiesta dei carabinieri, coordinati dal pm Danilo Tronci, risalgono al 2013.
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Secondo la denuncia presentata da alcuni genitori, la maestra avrebbe umiliato alcuni bambini, strattonandoli e costringendoli a mangiare con la forza tanto da provocare loro dei conati di vomito.
Dopo la segnalazione la Procura – riporta l’ANSA -aveva fatto installare delle telecamere nell’asilo e, alla fine, il pubblico ministero aveva formulato l’imputazione nei confronti della maestra, difesa dall’avvocato Matteo Pinna.
Il giudice ha chiuso il procedimento accogliendo la proposta di patteggiamento a 10 mesi di reclusione (con pena sospesa), non per il reato di maltrattamenti ma per l’abuso dei mezzi di correzione.
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