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Maestra di Oristano, non solo abbracci e fiori per il suo ritorno, ma anche una scritta intimidatoria “A pregare in chiesa”

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Nella mattinata di ieri, lunedì 17 aprile, Marisa Francescangeli, la maestra sospesa per aver fatto recitare le preghiere cattoliche a dei bambini (e non solo), è tornata a scuola a San Vero Milis, Oristano. Come ha riportato L’Unione Sarda, la docente ha affermato di essere molto emozionata e allo stesso tempo felice per il supporto di alcune mamme, che l’hanno attesa all’entrata della scuola con fiori e abbracci.

Tuttavia, come riporta Il Corriere della Sera, la docente ha avuto anche una spiacevole sorpresa. Sul muro della scuola, infatti, è apparsa una scritta in sardo campidanese “A pregai in crèsia” che tradotto vuol dire letteralmente “A pregare in chiesa“. La docente si è rivolta al sindaco per procedere alla rimozione.

La docente ha anche fatto sapere che “ci sarà un procedimento penale contro ignoti per il momento. Non ci dobbiamo fare impaurire da nessuno perché la verità deve uscire fuori prima di tutto”.

Alla domanda se ieri ha fatto recitare di nuovo il Pater e l’Ave Maria, la maestra ha risposto: “Oggi no, ma avrei potuto farlo. Le mamme della quarta mi avevano dato l’autorizzazione verbale all’inizio dell’anno. Adesso ho chiesto la conferma scritta”. Inoltre, a non essere presenti in classe erano gli alunni le cui mamme si erano lamentate delle azioni fatte in classe.