Attualità

Maestra diffamata dai genitori, vince la causa e devolve il risarcimento alla scuola

Una battaglia vinta dopo 41 anni di insegnamento e 4 di sofferenze. Quella della maestra Miriam Riccardi, insegnante di scuola elementare del trevigiano. C’è voluto però un tribunale, come riporta il ‘Corriere della Sera’, per cancellare l’ingiustizia sulla carriera della docente. L’accusa di alcuni genitori di un istituto di Conegliano era doppia: essere impreparata nella lingua inglese e assenteista. Una lettera inviata a preside e Comune e distribuita anche ai compagni di classe. Una di queste, sfuggita ad un bambino, veniva trovata dalla maestra che si rendeva così conto del complotto orchestrato dai genitori, a propria insaputa. Atteggiamenti rafforzati anche da chat di Whatsapp, ormai strumenti sempre più utilizzati dai genitori.

Così, alla maestra, non restava che chiedere il trasferimento, visto che l’aria era diventata pesante in quella scuola. Non prima però di presentare una denuncia per diffamazione nei confronti dei genitori protagonisti delle accuse.

Il tribunale: falsità e risarcimento

A distanza di qualche anno è arrivata la sentenza, con il giudice che ha dato ragione all’insegnante, affermando che erano tutte falsità e condannando al risarcimento i genitori. Ma la docente diffamata non ha voluto niente per sé, chiedendo che la somma fosse girata alla scuola per l’acquisto di materiale didattico per l’insegnamento della lingua inglese, come ha dichiarato la stessa al ‘Corriere della Sera’.

Ma la rivincita più bella per la maestra è arrivata da alcuni genitori che dopo averla accusata, si sono pentiti e scusati. Diverse infatti sono state le testimonianze di stima nei confronti della docente, che ha giustificato le assenze per la malattia dell’anziana madre.

Gilda: “Atteggiamenti aggressivi verso i docenti”

Su quest’episodio è intervenuta anche la Gilda degli insegnanti che ha supportato la maestra Riccardi e ha messo in evidenza il verificarsi di atteggiamenti aggressivi e superficiali nei confronti degli insegnanti che possono provocare anche difficoltà psicologiche.

Daniele Di Frangia

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