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Maestra fa regali in base al merito, niente doni ad alunna col sostegno. Una madre: “Docenti improvvisate e ignoranti”

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Qualche giorno fa un fatto inaudito, raccontato da una madre con un post su X, ha sconvolto il mondo della scuola. Una docente avrebbe fatto dei regali per la fine dell’anno scolastico agli alunni in base al merito, al loro rendimento. Niente doni, invece, ad un’alunna con il sostegno; da qui la rabbia della madre, appunto.

Eccezione o quotidianità?

Il contesto era quello della fine dell’anno scolastico. Secondo quanto ha scritto la donna in un post su X, l’insegnante avrebbe “fatto a tutti i bambini della classe un regalo in base al merito (ad alcuni un’agenda e altri oggetti di cancelleria ad altri solo un pastello a cera…)”.

“A mia figlia Anna niente che tanto lei fa italiano con il sostegno”, ha poi chiosato con amarezza. “Io ormai segnalo tutto. Comunque se ne va l’anno prossimo, ha chiesto il trasferimento. Penso ai bambini e alle bambine che troverà, se ci saranno soggetti fragili non seguiti…mi viene da piangere, giuro”, ha poi aggiunto rispondendo ad alcune domande di altri utenti.

Dopo che la storia ha fatto scalpore la madre ha scritto un altro post: “Io volevo ringraziare le tante, tantissime maestre e educatrici che hanno commentato l’accaduto di Anna con la loro testimonianza di attenzione e cura verso tutti i bambini e le bambine che hanno avuto negli anni. Quello che è successo qui è una bruttissima eccezione”.

“C’è molta strada da fare”

Da qui un’utente, madre e docente, che ha risposto in maniera molto amara: “Purtroppo la mia esperienza e quella di altre famiglie con figli neurodivergenti può testimoniare il contrario. E anche la mia esperienza di docente della scuola superiore. C’è ancora tanta, troppa strada da fare. Noi combattiamo da 4 anni. Non abbiamo mai avuto continuità didattica, insegnanti improvvisate e completamente ignoranti sull’autismo alto funzionamento. Non c’è inclusione se non a suon di avvocati e minacce e segnalazioni”.

“Questo è vero, però mi dispiace far passare un messaggio che sia solo distruttivo. So che c’è molta strada, ma so che ci sono anche tanti, tantissimi, bravi insegnanti”, ha risposto la prima. “Secondo me sono pochissimi. Lo dico per esperienza diretta. Ti farei sentire cosa dicono i miei stimati colleghi degli alunni con Pei e PDP”, ha replicato l’altra. “Approfitto di questo tweet per invitare tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado a studiare e formarsi su autismo, adhd e deficit cognitivi,Inclusione, barriere e facilitatori. Verifiche differenziate e equipollenti, misure dispensative e compensative, profili di funzionamento”, ha concluso.