Attualità

Maestra insegna senza titoli: un caso complesso, chi pagherà per l’errore?

Il caso della maestra che ha insegnato per mesi senza i titoli previsti potrebbe rivelarsi più complesso del previsto, soprattutto sotto il profilo contabile.
Con ogni probabilità la maestra rischia un licenziamento se non altro per aver ottenuto un incarico che non le spettava e per aver indotto in errore l’amministrazione scolastica, dichiarando un titolo che invece non possedeva.
Se l’Amministrazione dovesse decidere di trasmettere gli atti alla autorità giudiziaria la maestra rischierebbe un processo e, se venisse dimostrata la sua malafede e la volontà di aggirare norme e regolamenti, potrebbe anche essere condannata in sede penale.
La maestra potrebbe tuttavia difendersi e dimostrare di aver semplicemente commesso un errore involontario (potrebbe ad esempio possedere effettivamente un titolo di studio senza sapere che non è esattamente quello richiesto).
Per quanto riguarda la restituzione degli stipendi percepiti è difficile che lo Stato possa ottenerne la restituzione; lo stipendio, infatti, è un compenso dovuto per una prestazione lavorativa che, effettivamente, c’è stata.
In molti si chiedono però se nessuno sarà chiamato a pagare per questo errore.
La risposta non è semplicissima, innanzitutto perché per l’Amministrazione non sarà facilissimo individuare con precisione il “colpevole”; ma anche dopo averlo individuato si porrebbe il problema: quale danno potrebbe aver creato il funzionario responsabile? Nel concreto nessuno, dal momento che – come abbiamo detto – la maestra ha percepito uno stipendio in modo lecito, e cioè come corrispettivo di una prestazione lavorativa.
Normalmente è la Corte dei Conti che interviene per quantificare il danno e per pretendere il risarcimento da chi lo ha provocato. Ma, se non c’è stato danno, non c’è risarcimento da ottenere.
Il funzionario che ha commesso l’errore potrebbe tuttavia essere chiamato a rispondere per il “danno di immagine” procurato alla Amministrazione e la Corte dei Conti potrebbe effettivamente condannarlo per questo.
Ma allora, in definitiva, per la maestra non ci sarà nessuna conseguenza?
Intanto il servizio prestato senza il titolo prescritto non sarà valido in alcun modo dal punto di vista giuridico.
Resta ovviamente il rischio anche di una condanna penale per aver dichiarato il falso (ma questo dovrà essere provato nel corso del processo).

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024