C’è tanta incredulità per il dramma della donna di 55 anni, una maestra della scuola primaria, strangolata dalla figlia di 17 anni nella sua abitazione a Bagheria, al culmine dell’ennesimo litigio avvenuto probabilmente la sera del primo giorno del 2023.
“La scuola è sotto choc per quanto successo, la collega era una persona valida e disponibilissima, era la mia collaboratrice della presidenza”, ha detto Giuseppe Carlino dirigente della scuola dove insegnava la donna.
A colloquio con l’Ansa, il preside ha tenuto a dire che la maestra “era una persona molto discreta. Noi sapevamo che viveva per questa figlia. Non avevamo notizie di liti e di rapporti conflittuali. Io sono arrivato da poco, ma tanti colleghi che hanno lavorato con lei per anni sono davvero disorientati e molto colpiti da quanto successo”.
“Io sono rientrato oggi dalle ferie per essere presente insieme agli altri professori per gestire quanto successo e qui a scuola siamo sconvolti. Adesso – ha concluso il dirigente – parlerò con i docenti e cercheremo di capire cosa fare per ricordare la nostra collega”.
Anche la politica interviene sul dramma del palermitano. “Il sindaco di Bagheria ha detto che bisogna stare vicini alla ragazza di 17 anni che ha ucciso la madre. Io dico che bisogna innanzitutto rispettare la vittima e non invocare nessuna infermità mentale”, ha affermato Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“La minore è stata inviata dal giudice in una comunità – ha proseguito Antoniozzi – ed è presumibile, vista la gravità del reato, che successivamente sarà trasferita nel carcere minorile. È una minorenne e come tale avrà diritto alle condizioni previste nel suo caso. Ma ogni percorso di recupero non può non passare dalla sanzione che, ovviamente, va commisurata alla sua età. Se avesse avuto 18 anni sarebbe stata presumibilmente destinataria della massima pena“.
Antoniozzi nei giorni scorsi aveva preannunciato un progetto di legge per modificare il codice penale in materia di infermità e seminfermità mentale.
Secondo il deputato di Fratelli d’Italia, “nessuno” deve ipotizzare “scenari di infermità o seminfermità inesistenti atteso che, da quanto emerge, non esiste alcuna componente psicotica. Il mio progetto di legge che discuterò con i responsabili della giustizia prevede, appunto, la discriminante psicotica nelle valutazioni periziali”.
“Tutti auspichiamo che questa ragazza un giorno si riabiliti ma voglio ricordare al sindaco di Bagheria che ha ucciso la madre, una giovane donna di 55 anni, che merita giustizia e rispetto“, ha concluso vice capogruppo di Fratelli d’Italia.
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