Una bella storia di legame fortissimo tra studenti e docenti che dura nel tempo. Come riporta Il Corriere della Sera una maestra che oggi ha 77 anni è ancora in contatto con i suoi alunni delle elementari di cinquant’anni fa, della provincia di Venezia. Anzi, addirittura va a ballare ancora con loro.
“Rivediamoci tra 10 anni e vediamo come siamo”: questo era il titolo del tema che una maestra aveva assegnato ai suoi alunni di quinta elementare a fine degli Anni Settanta. Una vera sorpresa quando, dieci anni dopo, gli ex studenti le hanno davvero bussato alla porta di casa. Adesso l’insegnante ha 77 anni e va a ballare in discoteca con loro.
Qualche giorno fa il gruppo ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dal quel primo giorno di scuola del 1974 con una cena nello stesso ristorante dove avevano celebrato la fine della quinta elementare. “È stata una maestra straordinaria. Per lei non era un semplice lavoro, ma una missione – racconta un’ex alunna – Ci ha dato una preparazione didattica eccezionale: io su certe cose ho vissuto di rendita, ricordandomi i suoi insegnamenti persino alle superiori. Ma soprattutto ci ha regalato tanto affetto e ha sempre cercato di mettersi nei nostri panni. Era ed è come una seconda mamma per noi”.
“L’ho invitata anche al mio matrimonio – aggiunge – Una donna solare, sempre disponibile e dallo stile impeccabile. Ha tutto abbinato: abito, accessori e gioielli. E io ho preso da lei. Me lo dice sempre: ‘questa cosa te l’ho trasmessa io'”.
“Era quel tipo di maestra vecchio stampo che ti insegnava qualsiasi materia, ma anche come si vive e come ci si comporta. Era un punto di riferimento per noi. A scuola avevamo un diario segreto. Potevamo confidarci e lei ci leggeva e ascoltava sempre, aiutandoci in caso di difficoltà”, ha detto un altro alunno.
La maestra conosceva bene i suoi studenti e sapendo che lui amava la storia e la fantascienza, gli regalava spesso dei libri sull’argomento: “Li conservo ancora tutti. Ogni tanto le mando le foto delle dediche che mi scriveva sulla prima pagina”.
“Qualcuno credeva che, trascorsi dieci anni, io sarei già stata vecchia e decrepita. Si sa che i bambini hanno una concezione del tempo tutta loro – sorride l’ex insegnante – Nel ’90 un gruppetto di alunni è venuto a trovarmi. Abbiamo mangiato una pizza e ricucito i rapporti. Da quel momento in poi, ci siamo rivisti ogni anno”.
Adesso si incontrano almeno una volta ogni tre mesi. “Sono molto fortunata. Oggi credo sia difficile creare un rapporto del genere con i propri studenti, visto com’è cambiata l’organizzazione della scuola. Mi dispiace molto – prosegue l’ex insegnante – Insieme torniamo tutti bambini. Io mi diverto tantissimo. Sono dei figli per me”.
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