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Maestre aggredite Catania, sindaco visita la scuola. La madre violenta gli parla e si giustifica: “Ha preso a schiaffi mio figlio”

Ieri abbiamo parlato del caso delle maestre aggredite in una scuola di Catania, tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Oggi, alla ripresa delle lezioni, il sindaco Enrico Trantino e l’arcivescovo Luigi Renna sono andati nell’istituto per fare sentire alla comunità scolastica la vicinanza delle istituzioni.

Come riporta Ansa, la mamma che ha aggredito la docente era presente oggi e ha voluto dare la sua versione dei fatti al primo cittadino: sarebbe intervenuta perché l’insegnante avrebbe colpito con uno o due schiaffi il figlio, mimando il gesto. Il sindaco ha ricordato che non si reagisce con la violenza, ma rispettando le leggi.

L’arcivescovo ha parlato con alcune madri di alunni, che sono apparse infastidite per l’eco mediatica che ha avuto l’accaduto, da loro ritenuta “esagerata”, chiedendo il rispetto della privacy degli alunni. Sul fronte delle indagini intanto si è appreso che sarebbero state due le donne che avrebbero aggredito la maestra e una sua collega, procurando lesioni a una delle due giudicate guaribili in sette giorni. Al momento non risulta ancora presentata alcuna denuncia.

In crescita i casi di violenza contro i docenti

Ricordiamo che alla fine del 2024 si contava un preoccupante recente aumento di casi di violenza contro gli insegnanti: i dati ministeriali dicono che nel 2022/2023 si sono verificati 36 episodi di violenza segnalati contro il personale della scuola, mentre nel 2023/2024 si passa a 68 episodi. Il personale coinvolto è perlo più docente.

Gli episodi rilevati nel 2024/2025 hanno ampiamente superato quota 20. L’impressione è che per avere degli effetti pratici derivanti dall’inasprimento delle pene verso gli aggressori bisognerà attendere ancora del tempo.

La legge mutata sulla violenza sugli insegnanti

Il 15 marzo dello scorso anno, infatti, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 4 marzo 2024, n. 25, con all’interno le Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico: la nuova norma, entrata in vigore il 30 marzo scorso: le lgge interviene sui numerosi episodi di violenza nei confronti del personale della scuola, esercitati non solo dagli studenti, ma anche dai loro familiari. E inasprisce le pene.

Inoltre, l’articolo 1 prevede l’istituzione con apposito decreto di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.

Redazione

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