Il tema dei precari non assunti non infiammo solo i sindacati. Anche in Parlamento se ne parla vibratamente. “Le forze di maggioranza nel corso della campagna elettorale avevano assicurato che, una volta al governo, avrebbero risolto senza esitazioni i problemi legati alla sentenza dell’Adunanza del Consiglio di Stato (ribadito nel 2019 ndr) che ha stabilito che il possesso del solo diploma magistrale, conseguito entro l’anno 2001/2002, non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento”. A dirlo, il 4 aprile, è stata la senatrice Simona Malpezzi, vice presidente dei senatori dem, nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato una mozione sottoscritta da tutto il gruppo del Pd.
“Con il decreto dignità – ha detto la senatrice democratica – non hanno affrontato la questione come avevano promesso, ma hanno soltanto creato ulteriori ingiustizie”.
“Per questo, il Pd ha presentato una mozione per impegnare l’esecutivo a risolvere i problemi che ha generato a causa della sua superficialità”.
Ma cosa chiede il Partito democratico per i maestri in procinto di essere esclusi dalle GaE ed una parte dei quali anche licenziati dopo essere stati assunti in ruolo con riserva?
“Chiediamo – dice Malpezzi – che si prevedano iniziative che tutelino i docenti coinvolti, la continuità didattica per gli alunni almeno fino alla pubblicazione delle graduatorie del concorso straordinario”.
La senatrice del Pd auspica anche “iniziative che diano la possibilità ai docenti che hanno prestato servizio nella scuola paritaria di partecipare alle procedure” concorsuali, “visto che sono stati esclusi senza ragione e che valorizzino i titoli e le professionalità dei laureati in scienze della Formazione primaria”: il riferimento è al concorso bandito per il solo primo ciclo, aperto agli aventi titolo con almeno tre annualità svolte nelle ultime otto.
La senatrice Malpezzi allarga qundi il discorso sul tempo pieno alla primaria, da incrementare con un numero sostanzioso di nuove cattedre.
“Riteniamo urgente che il governo prenda un impegno serio sull’incremento del tempo pieno, perché 2.000 docenti in più possono essere sbandierati a fini propagandistici ma non risolvono in alcun modo i problemi strutturali della scuola infanzia e primaria”, ha concluso la rappresentante dem.
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