Il prossimo ministro dell’Istruzione, quello che succederà alla senatrice Valeria Fedeli – candidata in più territori, tra cui Caserta, dove risulta capolista, e nell’uninominale al collegio di Pisa -, dovrà essere un insegnante, perché serve un personaggio nuovo e che conosca da vicino i problemi della scuola. È una richiesta che giunge da più parti. A caldeggiarla sembra che sia anche il Movimento 5 Stelle. I papabili non mancano. Fra costoro, ne possiamo citare una: è una docente calabrese e si chiama Bianca Laura Granato.
Potrebbe esserci, infatti, il suo tra i nomi “papabili” che il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, ha preannunciato il 23 febbraio al Quirinale, nel corso dell’incontro tenuto con il segretario generale Ugo Zampetti: la lista, appena arriverà, verrà quindi sottoposta a Mattarella e il Capo dello Stato la recupererà qualora il Movimento “grillino” dovesse incassare una vittoria elettorale, il prossimo 4 marzo, tale da poter allestire un Governo.
Bianca Laura Granato insegna Lettere, è candidata in Calabria al plurinominale al Senato, ovviamente con il movimento dei “grillini”. E con molte probabilità, stando ai sondaggi, avrebbe alte chance di essere eletta a Palazzo Madama trovandosi in una posizione potenzialmente molto utile.
Si tratta di una ipotesi che più di qualcuno accredita come possibile: se ne parla anche nei social, e in alcuni gruppi di docenti su Whatsapp. E i giudizi non sembrano negativi. Per cui, tra gli insegnanti l’idea di un docente a capo del ministero dell’Istruzione, almeno in base a queste prime avvisaglie, sembra essere bene accolta.
Ma chi è Bianca Laura Granato? Per quanto ne sappiamo, la donna è tenace e agguerrita. È quasi scontato dirlo, ma naturalmente appartiene a quella categoria d’insegnanti che cancellerebbe in un sol colpo la legge sulla Buona Scuola.
Con un passato, presente e futuro di attivista del Movimento 5 stelle (è stata candidata a sindaco del movimento a Catanzaro), la professoressa Granato considera l’ipotesi un attestato di stima.
Sarà lei il nome che il candidato a premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, farà al presidente della Repubblica Mattarella? Per il momento è poco più di una ipotesi, che però a non pochi insegnanti sembra piacere.
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