Mala tempora currunt

Colpo di teatro al concorso per D.S. della Lombardia, della migliore commedia dell’arte: quando si pensava che tutto era ormai a posto e che i nuovi Dirigenti avrebbero assunto servizio nella giornata del 10/3, arriva il fulmine a ciel sereno, nella nota del direttore del Dipartimento istruzione, per dire: alt, rimettiamo le bocce nel fodero, (e questo nella serata di giovedì 6/3), così che il venerdì, giornata della firma del contratto, il colpo di scena diventa palese e lampante: signori futuri dirigenti, potete firmare il contratto, ma prenderete servizio il 1° settembre 2014. 
Da qui le giuste proteste dei futuri dirigenti che si vedono rimpallare fra la volontà del D.G. USR della Lombardia, che voleva la loro immissione in servizio al 10/3 e la decisione di Roma, che ha dato ascolto alle perplessità del Sindacato Cisl (sembra) e di numerose prese di posizione della popolazione scolastica, sia genitori, sia docenti, sia alunni, che prospettavano un pregiudizio alla buona continuazione della didattica nelle classi interessate dal passaggio dei docenti a dirigenti. Ognuno su ciò la può pensare come vuole. 
Si mette in evidenza, anche dall’USR, che non è stata emanata nessuna nota in merito alla questione, né a carico, né a discarico di quanto è accaduto. Strano!
Quello che appare incomprensibile è come mai il D.G. dell’USR Lombardia abbia preso la decisione, a suon di decreti direttoriali, che poi è stata parzialmente sconfessata nella parte più delicata della procedura: la presa di servizio. 
E’ possibile che il D.G. non si sia consultato con il Ministero della decisione che stava per prendere? 
Qui qualcuno, dunque, gioca a scarica barile. Probabilmente, non pensando che il D.G. si muova da solo, il Ministro si sia lasciato influenzare all’ultimo momento e abbia bloccato il passaggio finale degli atti direzionali di Milano.
Forse non tutti i mali vengono per nuocere, perché vorrei fare una riflessione sulle conseguenze della presa di servizio al 10/3. Qualcuno dice che così si metteva una bella ipoteca sulla futura decisione del Tar Lombardia circa i ricorsi presentati in special modo, da coloro che erano stati promossi alle prove del primo concorso e bocciati dalla seconda commissione. 
A me non sembra corretto che la Pubblica Amministrazione agisca per impedire il corretto procedimento della Giustizia Amministrativa: è come dire che vige la legge del più forte, che non esiste più lo Stato di Diritto e chi prima arriva, meglio alloggia. Così non deve essere. Anche perché, diciamolo a voce alta: che colpa hanno i 96 vincitori del precedente giudizio concorsuale , esclusi inopinatamente dal secondo collegio giudicante? 
Già, il Consiglio di Stato aveva eccepito chele bustine con i nominativi dei concorrenti erano trasparenti. 
A parte il fatto che nessuno se ne era accorto, se non in fase processuale del ricorso, che le buste, regolarmente acquistate dalla Consip e quindi regolarmente approvate per il loro utilizzo, presentavano la lontana possibilità di un utilizzo non consono o non regolare per la funzione che dovevano  espletare, mi domando cosa c’entrano i 96 di cui parliamo. 
Hanno, forse, essi influenzato la Commissione n.1? Cioè hanno corrotto i Commissari? Nessuno può dire questo, né dimostralo, perché altrimenti sarebbero tutti , corrotti e corruttori, passibili di denunce penali e qui ancora nessuna denuncia è stata presentata. Acclariamo, quindi, che buona fede c’è stata da parte della Commissione originaria. Allora, perché cercare di impedire che il TAR Lombardia si pronunci su questa questione? Lasciamo che la Giustizia Amministrativa faccia il suo corso. Non mi sembra che si leda l’interesse di nessuno se, a cose finite, ognuno avrà la sua parte di Giustizia.
Altra domanda è: se la Commissione originaria era corrotta (?) o incompetente (?) , perché si è dato credito al risultato degli orali di tutti i concorrenti riammessi dopo la seconda correzione, tale che non c’è stato il bisogno di risentirli all’orale? Ma allora la prima Commissione ha agito nella più piena legalità, in scienza e coscienza, e quindi i 96 ricorrenti dovrebbero aggiungersi agli attuali vincitori e questo è un bel match. Troppe cose che non vanno in quel di Milano e in questo benedetto concorso. 
Il match è ancora aperto, stiamo a vedere.
I lettori ci scrivono

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