Il Miur, insieme a Sky, 20th Century Fox e National Geographic Channel, portano nelle scuole italiane il film documentario sulla vita di Malala, la ragazza pakistana vittima di un attentato da parte dei Talebani per la sua battaglia a favore dell’istruzione femminile.
La ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini presentando l’iniziativa a Roma, ha detto: «Questi ultimi sono stati giorni complessi a causa degli attacchi terroristici. Quest’ansia che rischia di prenderci allo stomaco possiamo combatterla con un principio di libertà che si fonda su istruzione ed educazione, che devono essere accessibili a tutti. Istruirsi è un diritto fondamentale come stare in salute, amare liberamente, viaggiare senza paura, fare una vita libera e cosciente – ha aggiunto il ministro – solo attraverso la scuola che vi accompagna fino all’età adulta avrete questo strumento, per sentirvi dentro la società e per avere un punto di vista autonomo. Non in tutto il mondo però questo discorso è condiviso o l’istruzione garantita”.
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Il documentario sulla ragazza pachistana è già stato presentato in anteprima a 1.500 studenti, mentre a tutte le scuole d’Italia è stata inviata la scheda del film, realizzata in collaborazione con Agiscuola, come supporto didattico per i docenti.
Malala diventa così il simbolo della tenacia di chi di fronte al pericolo risponde difendendo i propri diritti e il messaggio centrale di questo film diventa l’istruzione che è un diritto fondamentale per ogni bambino e va garantita.