Malala, la ragazzina che subì un attentato dai talebani, ricorda il valore del diritto universale all’istruzione
Malala il 12 luglio scorso, giorno del suo sedicesimo compleanno, durante l’Assemblea della Gioventù nella sede delle Nazioni Unite aNew York ha parlato della condizione femminile nel suo Paese e ha ricordato il valore del diritto universale all’istruzione. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo.
La Flc, commentando il discorso della ragazzina pakistana, dice con chiarezza, con riferimento all’Italia: “ci auspichiamo che questo messaggio faccia riflettere tutti coloro che invece vorrebbero riportare il nostro Paese indietro di 60 anni in tema di istruzione. Ci riferiamo alle anticipazioni di stampa relative a un possibile emendamento al decreto legge 76/2013 che consentirebbe l’assolvimento dell’obbligo di istruzione in apprendistato a 14 anni”, come da noi anticipato in altra notizia.
“E’ francamente incredibile – aggiunge il sindacato dei lavoratori della conoscenza – che per far fronte ai numeri da terzo mondo del nostro Paese in tema di abbandono scolastico, si immagini di abbassare l’età del lavoro fino a 14 anni”.