Tragedia in Malaysia, dove un incendio ha ucciso nelle prime ore del mattino 24 persone, la maggior parte delle quali adolescenti, intrappolati dietro finestre sbarrate e un’uscita bloccata nel dormitorio di una scuola islamica nei dintorni della capitale Kuala Lumpur.
I vigili del fuoco, riporta l’Ansa, hanno fatto irruzione nella scuola dopo aver ricevuto una chiamata angosciata e hanno impiegato un’ora per spegnere le fiamme, che sono divampate all’ultimo dei tre piani di un edificio di Kuala Lumpur.
All’interno c’erano 24 corpi carbonizzati (non 25 come riferito in un primo momento), 22 dei quali di ragazzi tra i 13 e i 17 anni, e due di insegnanti.
L’incendio è partito vicino alla porta di ingresso del dormitorio dei ragazzi, intrappolando le vittime in quanto si trattava dell’unica via d’accesso all’edificio, e le finestre erano anch’esse completamente bruciate.
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Quanto alle cause, si pensa ad un corto circuito. Un altro responsabile dei pompieri, parlando in anonimato, ha spiegato che i corpi delle vittime erano accatastati gli uni sugli altri, suggerendo l’ipotesi del tentativo di una fuga precipitosa per sfuggire alle fiamme.
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