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Malcontento e rabbia degli ex direttori didattici

Gli ex direttori didattici, già discriminati dalla C.M. n. 81 per il fatto che, abolito l’istituto della reggenza dei circoli didattici, hanno vista affidata la  direzione dei circoli didattici e degli istituti comprensivi vacanti a docenti di scuola media inclusi in una graduatoria di soli titoli, con grave pregiudizio, perché negarlo, per la specificità organizzativa, pedagogica e didattica della scuola dell’infanzia e di quella elementare.
Oggi i direttori didattici lamentano di essere sempre chiamati solo ad assolvere ai gravosi compiti connessi all’autonomia.
È stato, infatti, loro negato il diritto di essere trattati come tutti gli altri dirigenti scolastici. Sono stati esclusi dalla presidenza degli Esami di Stato e da quelle degli Esami di Licenza Media.
Il fatto è ancora più grave perché la nebulosità e l’incertezza della normativa ha consentito, a tanti Provveditori agli Studi, di interpretare la circolare in modo restrittivo.
Paradossalmente, è persino capitato che, nell’ambito della stessa regione, taluni Provveditori agli Studi abbiano nominato direttori didattici a presiedere gli Esami di Stato proprio in quelle province i cui Provveditori avevano rifiutato ai direttori didattici dipendenti  analoghe domande.
Ancora: l’art. 9 dell’O.M. del 21 marzo 2001, tra le categorie di dirigenti scolastici da cui attingere per le nomine a presidente degli esami di Scuola Media non cita gli ex direttori didattici a meno che non siano dirigenti di istituti comprensivi di scuola dell’infanzia, elementare e media.
C’è più di una ragione, come si vede,  per credere, come qualcuno sulla stampa scolastica ha già giustamente paventato in più di un’occasione, che la scuola dell’infanzia e quella elementare siano ulteriormente discriminate come già è stato fatto con l’abolizione delle reggenze o la  tabella dei titoli della bozza del bando del prossimo concorso per dirigente in cui, ad esempio, non viene valutato il servizio prestato in qualità di collaboratore vicario anche se prestato con esonero.

Giuseppe Guzzo

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