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Malore a scuola: “Non mi sento bene”, docente si accascia e muore. Il prete ai funerali: “Morto nel posto che più amava”

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Una notizia davvero triste: un docente di 59 anni, dopo un malore in classe, mentre faceva lezione, si è accasciato ed è morto. Tutto è accaduto venerdì 23 febbraio, in una scuola di Roma, come riporta Il Corriere della Sera. Ecco i dettagli relativi a quanto accaduto.

La dedica sul sito della scuola

Le ultime parole del docente di italiano davanti ai suoi allievi sono state “Ragazzi, non mi sento bene”. Poi si è allontanato e si è accasciato. Gli operatori del 118 hanno potuto solo constatare la morte dopo aver provato a rianimarlo per 45 minuti. L’uomo era originario della provincia di Lecce e si era trasferito nel Lazio per lavoro.

Appassionato e dotato di grande umanità, era anche impegnato nell’associazionismo scout: “Sei andato via cosi all’improvviso e hai lasciato un enorme vuoto dentro di noi. Non ci sono parole sufficienti – si legge sul sito internet della scuola – per esprimere il dolore di perderti, caro amico, collega ed insegnante. Cercheremo la forza nei tuoi ricordi, nel tuo sorriso e nel tuo affetto. Sarai sempre nel nostro cuore, nessuno potrà mai dimenticarti”. 

Il ricordo commosso di chi conosceva il docente

Ieri, 25 febbraio, è stato celebrato il funerale del docente. “È morto in classe, nel posto che amava di più”, queste le parole del parroco durante l’omelia, come riporta Il Mattino. Una cerimonia partecipata, durata moltissimo, durante la quale in tanti, studenti, amici e colleghi, hanno voluto dedicare dei pensieri per il professore.

Da una parte, un volume a disposizione di chi volesse lasciare un pensiero mentre i ragazzi intonavano Albachiara di Vasco Rossi, la sua canzone preferita, e dei palloncini volavano in cielo. “Il professore – racconta una mamma – è stato docente di Italiano di mia figlia per 5 anni. Ai suoi alunni ha insegnato soprattutto il rispetto e i valori della vita. Un uomo che ha avuto sempre un dialogo aperto e sincero con i ragazzi, che ha sempre messo al primo posto nella sua vita. Voglio ringraziarlo a nome di tutti i genitori”.

“Prima ancora che per le sue lezioni di italiano e di storia – afferma commossa un’ex alunna – lo ricordo per le lezioni di vita che ci ha dato. Non era solo un professore ma molto di più: uomo colto e amante del suo lavoro che sapeva trasmettere agli studenti molto più che semplici nozioni”. Venerdì, appena saputo della tragica morte, alcuni ex alunni si sono recati subito a scuola, increduli e sconvolti.

Un’altra mamma: “È stato molto di più di un insegnante, uno dei più importanti per mio figlio. Lo ha preso per mano quando era ancora adolescente e lo ha fatto diventare uomo. Lo ringrazio per aver creduto sempre in lui. Ha lasciato un segno che resterà indelebile nella vita di ogni alunno. Buon viaggio”.