Simona Malpezzi, deputata del Pd e componente della commissione Cultura, interviene in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che apre le porte del concorso a cattedre ai laureati e diplomati linguistici.
“Voglio precisare, dichiara Malpezzi, che la sentenza del Consiglio di Stato in merito all’ammissione con riserva dei non abilitati al concorso si fonda sui precedenti della sezione relativa alla questione di merito. E, proprio in questo senso, non sembra avere alcuna fondatezza considerato che, nel frattempo, la legge è stata modificata. Il dettato della legge 107 sulla Buona scuola è molto chiaro: per insegnare serve un titolo abilitante. Comunque vorrei chiarire che per ora non è stato espresso nessun pronunciamento favorevole. Questa impostazione è a nostro avviso scorretta e si pone in netto contrasto con le norme contenute nella Buona scuola che assai ragionevolmente prevedono che per accedere al ruolo nella scuola sia necessario aver conseguito prima un titolo abilitante”.
“Sono certa – ha proseguito Malpezzi – che il pronunciamento terrà conto delle osservazioni del MIUR e che il tentativo di aprire anche ai non abilitati verrà impedito”.
“Andiamo avanti con fiducia, conclude la deputata Pd, e senza indietreggiare di un centimetro nel rispetto di tutti quelli che in questi anni hanno lavorato con dedizione e fatica per migliorare il loro percorso di studi”.