In un lungo post sulla propria pagina Facebook, la responsabile scuola del partito democratico Simona Malpezzi, fa il punto della situazione sui diplomati magistrale, i laureati in scienze della formazione primaria e accenna qualche passaggio del programma elettorale riguardante la scuola.
Il tema centrale dell’intervento di Malpezzi è appunto quello sui diplomati magistrale, tema che ormai dal 20 dicembre, giorno in cui è stato diffuso il responso della sentenza del Consiglio di stato che estromette i diplomati magistrale dalla GaE, ha preso piede nell’attualità scolastica. La responsabile scuola si chiede, prima di tutto, come faranno le altre forze politiche intervenute sul tema a sanare le posizioni di tutti i diplomati magistrale, senza tenere conto dei diritti di tutti, compresi i residuali Gae: “Sarei curiosa ci dicessero anche come, assumendosi la responsabilità di dire quale strada percorreranno per tenere insieme tutti i diritti, tutte le storie, tutti i lavoratori e, soprattutto, il diritto dei bambini ad avere la migliore istruzione possibile. Aspettiamo una loro proposta prima del 4 marzo“.
Invece, approva a pieno il percorso scelto da Viale Trastevere, ovvero quello di attendere il parere dell’Avvocatura di Stato Generale per sapere “con certezza lo spazio in cui operare per evitare nuovi ricorsi e, nel frattempo, garantire la continuità didattica dei ragazzi, consentendo ad ogni docente interessato direttamente dalla sentenza di rimanere in cattedra“.
La deputata del partito democratico di conseguenza ritiene sbagliato anche solo pensare di riaprire le graduatorie ad esaurimento: “non ha senso una riapertura delle GaE. Le GaE vanno esaurite e sfido le altre forze politiche ad avere il coraggio di sostenere il contrario. Spero ci sia l’occasione per capire il loro orientamento in merito. Cosa ne pensa la Lega e cosa ne pensa il M5S? E anche fratelli d’Italia, già che ci siamo“.
In realtà su questo punto, pare che nessun altra forza politica abbia insistito più nelle ultime settimane.
Malpezzi, prosegue il post parlando della necessità di potenziare la scuola dell’infanzia e primaria, ragionando su come poter immettere in ruolo tutti i docenti che attendono il posto. Sia ben chiaro, tutto questo si dovrà fare puntando sulla qualità della formazione degli insegnanti: “Noi crediamo che in classe debbano andare docenti preparati e crediamo che i ragazzi altamente formati e specializzati vadano sostenuti e incoraggiati e che vada detto a chiare lettere che una preparazione seria è indispensabile per diventare i migliori: non basta certamente ma è fondamentale“. Poi, l’apertura del responsabile scuola ai laureati in scienze della formazione primaria, la “controparte” dei diplomati magistrale: “Non abbandoneremo i laureati in scienza della formazione primaria che meritano di poter accedere al ruolo ed entrare in classe. Non fanno rumore e nessuno parla di loro ma esistono, sono tanti e meritano anche loro risposte adeguate dalla politica, soprattutto, quella che crede che la parola merito non sia una parolaccia ma la chiave per costruire un Paese migliore. Discutiamo su cosa voglia dire merito, se questo è il tema“.
Apertura direttamente proporzionale alla chiusura dei diplomati magistrale che invece “hanno scelto altri interlocutori politici che dicono che risolveranno il problema“.
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