Gli eventi climatici avversi di questi giorni ci impongono due ordini di priorità: quello di agire con prontezza, per limitarne i danni, e quello di studiare i cambiamenti di clima e la prevenzione. A dirlo è stato il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, attraverso un messaggio postato su Facebook nella giornata di mercoledì 13 ottobre.
“In questi giorni stiamo assistendo ad una serie di eventi metereologici estremi che colpiscono duramente il nostro territorio provocando danni e disagi in tutta Italia e che tolgono ogni dubbio alla necessità di agire per fermare i cambiamenti climatici. Il Miur sta monitorando le situazioni critiche, in contatto costante con le task force regionali”.
“In Calabria, in particolare a Reggio Calabria, le scuole sono chiuse per fortissimi temporali”. Mentre, ha scritto ancora il ministro, “a Venezia si attende che scenda l’acqua alta per valutare al meglio i danni. Stiamo monitorando anche le zone comprese tra Avezzano, Pescina e Sora su cui pochi giorni fa si sono registrate scosse di terremoto”.
Secondo Fioramonti, dunque, “dobbiamo agire presto per rimediare alle conseguenze dei disastri naturali odierni senza dimenticare ciò che permette di evitare quelli futuri. L’introduzione dell’educazione ai cambiamenti climatici (a allo sviluppo sostenibile n.d.r.) di cui l’Italia si fa alfiere e la costruzione e l’attivazione della task force sull’edilizia vanno nella giusta direzione, molto resta ancora da fare”, ha concluso il titolare del Miur.
Su questi argomenti, lo stesso ministro ha annunciato che l’Italia dal prossimo mese di settembre introdurrà a scuola i temi della sostenibilità ambientale, dello sviluppo sostenibile, della biodiversità, di Agenda 2030: lo si farà rimodulando l’educazione civica che da settembre torna ad essere un insegnamento obbligatorio con il voto in pagella e 33 ore di lezione l’anno in tutti i cicli scolastici; ma anche andando a modificare i programmi di altre discipline, come geografia, scienze, e fisica.
“E’ la prima volta al mondo – ha detto Fioramonti – che il tema dello sviluppo sostenibile diviene centrale nella scuola”, ha sottolineato il ministro aggiungendo che questo è solo il primo step: le materie scolastiche andranno riviste per introdurre trasversalmente il tema dello sviluppo sostenibile”.
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