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Maltempo, tanti danni ma a Roma tutti a scuola. Anp avverte: in caso di pericolo gli istituti vanno chiusi

Il maltempo degli ultimi giorni di febbraio si abbatte per il secondo anno consecutivo sulle regioni italiane: nel 2018 moltissime scuole furono chiuse per alcuni giorni seguito di una forte nevicata, anche nella capitale; quest’anno non è arrivata la neve, ma le fortissime folate di vento hanno creato molti danni. Come in tutto il Lazio, dove ci sono state anche alcune vittime.

Il Campidoglio rassicura sulla riapertura regolare degli istituti a Roma spiegando di aver già avviato un “capillare monitoraggio delle aree verdi dei plessi scolastici di competenza”.

La lettera dell’Anp Lazio ai presidi

Il presidente Anp Lazio dell’associazione nazionale presidi, però, ha scritto a tutti i dirigenti scolastici: “al fine di garantire l’incolumità di tutto il personale della scuola e degli studenti, oltre che il regolare svolgimento delle attività didattiche e lavorative senza correre rischi, ti invitiamo domani mattina (25 febbraio) alla riapertura della scuola da te diretta ad eseguire con i tuoi collaboratori una tempestiva, sia pur generica, ricognizione sullo stato delle piante, degli alberi presenti nei giardini e nei cortili, oltre ad eventuali danni a carico degli edifici scolastici”.

Rusconi ritiene che particolare attenzione vada “posta per quelle scuole in cui ci sono lavori edili con impalcature e ponteggi. Qualsiasi anomalia da te riscontrata andrà subito segnalata agli uffici tecnici competenti di: municipi, comuni e città metropolitana, per garantire un loro opportuno controllo tecnico ed eventuali interventi appropriati e risolutivi”.

L’Anp-Lazio ha fatto sapere anche di avere sollecitato gli interventi ai municipi, ai comuni e a città metropolitana, oltre che informare dell’iniziativa Anci e Upi, ribadendo che “i proprietari degli edifici scolastici (Comuni, province o città metropolitana) debbono disporre la presenza presso gli uffici tecnici dei municipi delle chiavi d’accesso e dei codici di allarme di tutte le scuole, al fine di intervenire tempestivamente nelle situazioni di emergenza, anche quando l’attività didattica è sospesa, come è successo in questo fine settimana”.

Verificare le situazioni di rischio

Per il primo sindacato dei presidi, quindi, serve verificare se sussistano situazioni di rischio per gli studenti, a causa di eventuali alberi caduti o materiale edilizio precipitato: qualora vi siano situazioni di grave emergenza, le istituzioni competenti dovranno provvedere ad una tempestiva chiusura.

La precisazione appare anche un voler sollevare i presidi dalla decisione di chiudere gli istituti, con tutte le conseguenze che questo comporta, a partire dalle quasi immancabili denunce per interruzione di servizio pubblico.

Intanto, il Comune fa sapere che “sono in corso in queste ore degli interventi per risolvere alcune criticità su pochissimi casi e per domani è prevista la regolare riapertura” delle scuole.

La situazione, tuttavia, in alcuni casi è realmente complicata: vi sono alcune scuole che hanno subìto danni seri. Su un istituto comprensivo, sulla via Prenestina, all’altezza del parco di Villa Gordiani, un albero è caduto anche sulla struttura scolastica.

Gli interventi da realizzare

Non è detto che si possa provvedere subito. Le esigenze sono svariate: basta dire che nella notte tra sabato e domenica sono stati circa 200 gli interventi delle pattuglie della polizia locale per eventi connessi al forte vento, che sommati a quelli della giornata di ieri arrivano ad oltre 500.

Sono svariate, quindi, le richieste di messa in sicurezza delle aree critiche – per rami, alberi caduti o pericolanti, tegole, calcinacci e cornicioni crollati – fino alle verifiche su pali e semafori pericolanti e sui danni ai veicoli.

Per l’occasione, rimarrà aperto il centro operativo comunale (Coc) di Roma: il direttore della Protezione Civile locale, Diego Porta, che non intende chiuderlo fino a quando non sarà stata garantita in via prioritaria l’agibilità delle scuole in vista della riapertura di lunedì 25 febbraio.

Alessandro Giuliani

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