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Maltrattamenti all’asilo: sospesa una maestra

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Schiaffi in pieno viso, percosse, vessazioni e maltrattamenti di vario tipo: un altro caso di maestra violenta all’asilo e questa vota a Crotone dove l’insegnante stata sospesa dal servizio. La polizia le ha notificato un’ordinanza d’applicazione della misura cautelare interdittiva, emessa dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura della Repubblica.

 

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Tutto è iniziato dopo le denunce di alcuni genitori ai primi di dicembre, secondo cui i figli erano diventati nervosi e insofferenti, piangevano solo all’idea di dover andare a scuola, e lamentavano vessazioni di natura fisica e psicologica da parte della donna. L’attività investigativa, anche grazie alle intercettazioni e all’ausilio di telecamere nell’aula, ha evidenziato il comportamento della maestra, che, in alcuni casi, castigava i bambini lenti nell’eseguire i lavori di classe o nel consumare la merenda.

L’ultimo episodio denunciato da una madre il 20 dicembre parla di un pugno dato alla pancia del bambino perché non collaborava durante le prove della recita di Natale.

In particolare evidenziavano che questi atteggiamenti, così come riferito dai figli, erano originati dalle percosse sulle mani, alla nuca e sul viso date dalla maestra durante gli orari in cui era nella classe frequentata dai piccoli alunni.

A seguito di queste denunce, d´intesa col il pm titolare, i poliziotti della Squadra mobile crotonese hanno avviato un´articolata attività investigativa supportata da servizi d’intercettazione di conversazioni e comunicazioni audio-video presso l´aula della scuola materna frequentata dai bambini. La visione dei filmati acquisiti dai servizi d´intercettazione ambientale ha consentito di verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico della maestra la quale in più occasioni e in giorni diversi, colpiva gli alunni con schiaffi alla nuca ed in pieno viso, li percuoteva più volte alle gambe, li afferrava con violenza e li tirava con forza dalla sedia provocandone spesso la caduta a terra.

I poliziotti hanno così documentato ulteriori vessazioni di natura psicologica rivolte agli allievi che si dimostravano lenti nell’esecuzione dei lavori di classe o nel consumare la loro merenda: la maestra castigava i bambini costringendoli a rimanere in piedi verso la finestra o addirittura gli strappava la merenda dalle mani per poi gettarla nel cestino.

Il 20 dicembre una delle madri raccontava l’ennesimo episodio di maltrattamento di cui l’insegnante si era resa responsabile nei confronti del proprio figlio: un pugno dato alla pancia del bambino, a suo dire non collaborativo durante le prove della recita di Natale fatte nella palestra della scuola.