Sull’inchiesta c’è molto riserbo. Si tratta di un’indagine risalente a due anni fa che è giunta nella fase degli avvisi di conclusione. Secondo quanto ricostruito, la maestra, indagata per abuso dei mezzi di correzione, avrebbe rinchiuso dei bambini in un armadio o li avrebbe costretti a sedersi su delle puntine da disegno come forma di punizione.
La vicenda sarebbe stata scoperta dagli stessi genitori ai quali il dirigente scolastico avrebbe detto di non presentare denuncia, da qui l’accusa nei suoi confronti di omessa denuncia. Ora si esprimeranno le rispettive difese.
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